sabato 20 aprile 2013

Un'ora segnata dal destino.


E' giunto il tempo in cui tutti si occupano della cosa pubblica per la ricerca del bene comune. E' un momento contingente, durerà da qui al nove giugno, poi si tornerà alla vita di sempre e solo un manipolo di folli, quanto irriducibili, resterà in trincea. Del resto è quello che abbiamo fatto in questi cinque anni, sin dal giorno dopo la proclamazione del risultato che certificò la schiacciante vittoria di Ernesto Alfonso sul suo inconsistente avversario. Ed è quello che continueremo a fare a prescindere dal risultato, perché il nostro impegno non si esaurisce con la tornata elettorale.
Così capita che gaudenti signore o signorine, attori consumati, mistificatori di professione, incapaci conclamati, politici politicanti, anche un nostalgico dei Borboni (Mah!), sono ora in auge e li trovi pressoché ovunque, pronti a sciorinare soluzioni immediate per problemi antichi, a contrastare e discutere su fb di qualunque argomento con saccente presunzione. C’é anche la signorina che inneggia al nuovo e proclama ai quattro venti la sua candidatura, salvo scoprire che fa parte di una coalizione guidata da un signore che è in campo ininterrottamente da quindici anni.
L'eterno ragazzo guidato dal suo mentore, si accorda con i neo democristiani, ultimo avamposto di un partito che non c'è più, un contenitore politico dentro il quale c'é il peggio della politica politicante di questi ultimi quindici anni. Ci ritrovi quelli che sono stati con tutti quelli che vincono, essi alimentano un sistema antico fatto di becere clientele, che è contrario ad ogni cambiamento, gente sempre a caccia di un osso da rosicchiare o di un assessorato da far fruttare. Per non parlare di altri che all'eterno ragazzo si sono accodati, individui che hanno vissuto tante stagioni politiche, vecchi dinosauri, che vengono da un passato remoto, e ne hanno fatte di cote e di crude. L'eterno ragazzo o meglio ragazzotto, si crede furbo, tant'è che per celare momentaneamente gli impresentabili, designerà altri come assessori, salvo poi immediatamente sostituirli con i  vecchi arnesi della politica detentori dei pacchetti di voti. E sì l'eterno ragazzo si è fatto furbo, o meglio è guidato da vecchi cani, che se pur senza denti e quindi incapaci di mordere, lo telecomandano dall'alto della loro bassa esperienza. Comunque si sente già sindaco, perché confortato dal vecchiume, che i vecchi cani gli hanno messo attorno e da una stupida e disinibita ambizione personale, che è sintesi del suo essere politicamente inconsistente. Costui che pur di arrivare mette insieme tutto e il contrario di tutto, che ha raccolto il peggio di ciò che c’è  in giro, rappresenta un vero pericolo per se stesso e per gli altri.
Chi vuole può immaginare la nostra città governata dall’eterno ragazzo e dalla corte dei miracoli che gli sta attorno: un vero disastro. 
Noi che in questi anni l’ho abbiamo combattuto, non vorremo che il giorno dopo l’improbabile vittoria del garzoncello, i nostri concittadini sospirando abbiano a dire  “aridatece er puzzone”, anche se  “er puzzone”, resta sempre quello da battere ed è ormai certo, che quelli del PD per vincere una competizione elettorale devono gareggiare da soli.
Per questi motivi noi faremo la nostra battaglia e vinceremo pure.
Rosso di Sera

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