E' giunto il tempo in cui tutti si occupano
della cosa pubblica per la ricerca del bene comune. E' un momento contingente,
durerà da qui al nove giugno, poi si tornerà alla vita di sempre e solo un
manipolo di folli, quanto irriducibili, resterà in trincea. Del resto è quello
che abbiamo fatto in questi cinque anni, sin dal giorno dopo la proclamazione
del risultato che certificò la schiacciante vittoria di Ernesto Alfonso sul suo
inconsistente avversario. Ed è quello che continueremo a fare a prescindere dal
risultato, perché il nostro impegno non si esaurisce con la tornata elettorale.
Così capita che gaudenti signore o signorine,
attori consumati, mistificatori di professione, incapaci conclamati, politici
politicanti, anche un nostalgico dei Borboni (Mah!), sono ora in auge e li
trovi pressoché ovunque, pronti a sciorinare soluzioni immediate per problemi
antichi, a contrastare e discutere su fb di qualunque argomento con saccente
presunzione. C’é anche la signorina che inneggia al nuovo e proclama ai quattro
venti la sua candidatura, salvo scoprire che fa parte di una coalizione guidata
da un signore che è in campo ininterrottamente da quindici anni.
L'eterno ragazzo guidato dal suo mentore, si
accorda con i neo democristiani, ultimo avamposto di un partito che non c'è
più, un contenitore politico dentro il quale c'é il peggio della politica
politicante di questi ultimi quindici anni. Ci ritrovi quelli che sono stati
con tutti quelli che vincono, essi alimentano un sistema antico fatto di becere
clientele, che è contrario ad ogni cambiamento, gente sempre a caccia di un
osso da rosicchiare o di un assessorato da far fruttare. Per non parlare di altri
che all'eterno ragazzo si sono accodati, individui che hanno vissuto tante
stagioni politiche, vecchi dinosauri, che vengono da un passato remoto, e ne hanno
fatte di cote e di crude. L'eterno ragazzo o meglio ragazzotto, si crede furbo,
tant'è che per celare momentaneamente gli impresentabili, designerà altri come
assessori, salvo poi immediatamente sostituirli con i vecchi arnesi della politica detentori dei
pacchetti di voti. E sì l'eterno ragazzo si è fatto furbo, o meglio è guidato
da vecchi cani, che se pur senza denti e quindi incapaci di mordere, lo
telecomandano dall'alto della loro bassa esperienza. Comunque si sente già
sindaco, perché confortato dal vecchiume, che i vecchi cani gli hanno messo
attorno e da una stupida e disinibita ambizione personale, che è sintesi del
suo essere politicamente inconsistente. Costui che pur di arrivare mette
insieme tutto e il contrario di tutto, che ha raccolto il peggio di ciò che c’è
in giro, rappresenta un vero pericolo
per se stesso e per gli altri.
Chi vuole può immaginare la nostra città
governata dall’eterno ragazzo e dalla corte dei miracoli che gli sta attorno:
un vero disastro.
Noi che in questi anni l’ho abbiamo
combattuto, non vorremo che il giorno dopo l’improbabile vittoria del
garzoncello, i nostri concittadini sospirando abbiano a dire “aridatece er puzzone”, anche se “er puzzone”, resta sempre quello da battere ed
è ormai certo, che quelli del PD per vincere una competizione elettorale devono
gareggiare da soli.
Per questi motivi noi faremo la nostra
battaglia e vinceremo pure.
Rosso di Sera
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