sabato 31 dicembre 2011

PRUSST:QUESTO SCONOSCIUTO!


Non ci voleva una grande intelligenza per capire che lo strumento principe di ottimizzazione e sviluppo del nostro territorio, fosse un carrozzone di quelli, che pensati per raggiungere grandi traguardi, hanno invece contribuito enormemente a portare l'Italia nella condizione attuale. Il cittadino comune di questo famigerato Prusst (1) Valdemone non conosce nulla.
Dall’ultimo consiglio comunale si apprende di una serie di irregolarità nella gestione di questo strumento. Qualcuno si è pure meravigliato, pensando ad alta voce come mai ciò sia possibile, ci consenta sempre questo qualcuno di sorridere dinnanzi alla sua candida ingenuità. Perché in un sodalizio che gestisce qualcosa come sette milioni di euro e la sua attività è praticamente sconosciuta, qualcosa che non funziona sicuramente c’è. Purtroppo questi enti sono i mostri che ci hanno condotto in una condizione di quasi miseria, veri e propri parassiti dissanguatori delle finanze pubbliche.
La storia d'Italia è piena di inutili enti frantumatori di pubblico denaro: la famosa Cassa per il mezzogiorno, le municipalizzate, i vari enti inutili, le comunità montane e così via dicendo fino ad arrivare ai Gal e ai Prusst odierni. Per non parlare del patto territoriale Taormina-Etna, gestito sempre dai soliti amici, la cui dinamica attiva di promozione del territorio, ha prodotto essenzialmente quattro maxi cartelloni posti nelle adiacenze di un'uscita secondaria dell'aeroporto di Catania.  
Dal dibattito avvenuto in consiglio comunale sul Prusst, si è capito che la gestione disinvolta di questa trappola finanziaria potrebbe portare grossi guai alla già tanto martoriata nostra città.
Evidentemente chi ci amministra crede ancora nell'arte di arrangiarsi  e gestisce tutto quello che gli  capita sotto mano con grande sufficienza, salvo poi confidare nella manzoniana provvidenza. L'uso di somme appartenenti al Prusst per i lavori del cosiddetto cinema moderno e per il finanziamento del rifacimento della via Duca degli Abruzzi saranno poi regolari? O come dice qualcuno prima o poi li dovremmo restituire con grande dolore e stridore di denti per la popolazione tutta? Ma non era questo Sindaco che ci aveva raccontato,  in campagna elettorale, che le sue formidabili amicizie politiche (Firrarello e compagnia bella) avrebbero reso la nostra città un nuovo paradiso terrestre? Sì è proprio lui che diceva questo, il profeta dei nuovi tempi, quello che ci avrebbe tirato fuori dai guai. Vuoi invece vedere che piuttosto che tirarci fuori invece ci ha proprio messo nei guai.
Il dubbio atroce è alimentato dalla memoria del passato che ci ricorda come il Sindaco Del Campo, nella sua prima sfortunata esperienza, realizzò una sola opera degna  di tale nome: il rifacimento della via Regina Margherita. Opera meritoria per carità, ma c'è solo un piccolo particolare, e cioè che anche in quel caso le formidabili amicizie non funzionarono per niente. Tanto è vero che per finanziare l'opera fu furbescamente acceso un mutuo con l'allora Banco di Sicilia. Tutti capiscono che a prestarsi i soldi non ci vuole grande abilità, basta andare in banca e il gioco è fatto. Facile fare debiti che poi graveranno sul groppone dei cittadini randazzesi per chi sa quanti anni ancora.
Quando si parlava del rifacimento della via Duca degli Abruzzi o del cinema moderno si pensava che le eccezionali capacità e amicizie altolocate del nostro Sindaco avrebbero fatto arrivare finanziamenti dalla Regione Siciliana o dal Governo nazionale. E invece no, si sono presi i soldi dal Prusst, facendo restare noi cittadini nel timore che ciò non fosse fattibile, e che qualcuno un giorno ce ne possa chiedere la restituzione.
I risultati fino ad oggi prodotti da questi nuovi strumenti ci inducono certamente a classificarli tra le peggiori sperimentazioni politico-amministrative mai pensate. In altri termini baracconi di cui se ne potrebbe fare benissimo a meno e che servono solo a garantire posti di sottogoverno, lautamente retribuiti, per gli amici degli amici.
In tempi come questi di grande ristrettezza economica, con tanta gente che fatica a vivere, è uno scandalo vero e proprio mantenere in vita queste mostruosità. Vuol dire che i nostri governanti  predicano bene, ma come al solito i sacrifici li chiedono sempre agli altri, magari ai più deboli. L'uomo giusto dovrebbe provare solo vergogna ad avere un ruolo qualunque in questi enti immorali, specialmente se retribuito. Ma si sa la morale è oggi soggettiva, del resto tutto ormai si relativizza, e anche la coscienza di molti si adegua, perdendo quel senso del pudore che dovrebbe indurre l'individuo a comprendere quando si è passato il limite. Quindi solo ingordigia, sete di potere e ricerca di benefici economici personali. E il popolo, il popolo è bue questo si sa, ma attenzione a non tirare troppo la corda. La storia è maestra, anche se molti sono i cattivi allievi che non vogliono comprendere la lezione. 
Se questo è da ritenere sia il modo giusto di governare la città c'è da stare veramente preoccupati; tra l’altro noi lo abbiamo sempre sostenuto che quella attuale è la peggiore classe politica di tutti i tempi, e questo giudizio lo possiamo sostenere senza timore di smentita. L’evidenza dei fatti ci è alleata, chiunque assiste ad una seduta di consiglio comunale non può non darci ragione. Ma a Dio piacendo dovrà pur passare la nottata, sperando che il nuovo anno induca qualche uomo politico locale a capire che è arrivato il momento di togliere l’incomodo.
Rasputin

(1)     Nota: DEFINIZIONE
I PRUSST sono i nuovi Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio promossi dal Ministero dei lavori pubblici con l'obiettivo di realizzare interventi orientati all'ampliamento e alla riqualificazione delle infrastrutture, del tessuto economico-produttivo-occupazionale, al recupero e alla riqualificazione dell'ambiente, dei tessuti urbani e sociali degli ambiti territoriali interessati.
Prevede la partecipazione del privato sia per opere di iniziativa privata, sia per opere pubbliche o di interesse pubblico.