Sabato 21 aprile si ricostituirà ufficialmente il circolo randazzese dell'Italia dei Valori. Alla presenza del segretario provinciale avvocato Silvestro Di Napoli, riapriremo ufficialmente i battenti nella nuova sede di piazza Nicola Petrina n. 5.
Riprendiamo la nostra attività, che per la verità non si è mai interrotta. In questi anni, se pur con grandi sacrifici, attraverso questo blog e altre iniziative, abbiamo fatto sentire la nostra voce e fatto conoscere il nostro pensiero su tante questioni cittadine.
Ora un gruppo dirigente rinnovato cercherà di dare un valido contributo alla politica nostrana, affinché si possa uscire dal pantano attuale.
Si apre per la città un’ulteriore possibilità di dialogo, con una forza politica che è ormai affermata in campo nazionale, e che per sua vocazione naturale si pone al di fuori degli schemi tradizionali.
L'intendo è quello di creare una piattaforma programmatica nella quale si possano riconoscere, e quindi aderire, le migliori forze progressiste della città.
Una proposta chiara e decisiva che travolga gli alibi e i tentennamenti di molti. Un modo per scrivere a chiare lettere "I care" in ogni dove e soprattutto negli angoli più remoti della nostra coscienza civica.
Così inizia la lotta che smaschererà, stanerà ed esporrà al giudizio dell'opinione pubblica, gli affaristi, gli speculatori, i bottegai, gli pseudo intellettuali, i pubblicani e i fautori del malgoverno, che popolano il melmoso ambito della politica nostrana. Coloro che hanno condotto la nostra città a una vergognosa condizione di sottosviluppo terzomondista. Essi hanno carpito il consenso e lo hanno usato per fare i propri interessi, dei famigliari più prossimi e dei lecca culo di turno, niente invece per il bene comune.
Ormai è finita l’epoca in cui tutto il marciume camuffato da virtù ci veniva propinato a piene mani. I tempi sono cambiati, sono tempi duri fatti di sacrifici e privazioni, di tasse e balzelli di ogni genere. Nulla di ciò che avveniva prima è più tollerabile. Facciamo fuori i parassiti: quelli che vivono bene e si arricchiscono alle nostre spalle, quelli che tassano e tartassano, salvo poi avere stipendi e indennità da favola, quelli che hanno accumulato rendite di posizione. Questi ultimi pensando di avere la ricetta per gabbare il popolo, avidi di tutto, ragionano come quella nobile signora di un tempo che pregava così: "signiruzzu pruviriti pi cu atta pruvirutu picchi u poveri e zignantu". Anche noi abbiamo la nostra casta! E allora sovvertiamo con gli strumenti della democrazia lo stato di cose attuale; licenziamo questa classe politica inutile, incapace e in grado solo di fare danni.
L'ultima trovata di Ernesto Alfonso, ormai vicino alla sua inevitabile fine politica, è il rifacimento della pavimentazione di piazza Loreto. Con una spesa complessiva di circa quarantamila euro, egli metterà in atto questa trovata brillante, per recuperare, a suo modo, il consenso perduto.
Riparano piazza Loreto, mentre le strade cittadine sono una vergogna assoluta. In questi anni l’amministrazione comunale non è riuscita a ripristinarne una in maniera decente: le buche, copiose, la fanno da padrone ovunque.
Il tempo è abbondantemente scaduto, definire questa stagione politica è come volere leggere ad alta voce “l'inverno del nostro scontento”.
Ormai siamo all’epilogo. Un’era nuova si apre, nella quale noi saremo protagonisti, insieme a tutti quelli, che partendo da una visione realmente popolare del proprio impegno politico, ricerchino con serietà il bene comune.
Basta con gli arruffoni e mangia popolo di ogni genere, è ora di tornare a fare politica. E’ il momento che chi ha dimostrato di saperci fare si rimetta in gioco. Colei che è stata designata altrove da altri, perché altri riconoscono le sue indubbie capacità, deve tornare a occuparsi della sua città, con rinnovato impegno e gente nuova.
Non siamo degli ingenui e sappiamo che non esistono donne o uomini della provvidenza, ma certamente esistono cittadini capaci e onesti, in grado di profondere un impegno che può mutare radicalmente le sorti della nostra città.
Rasputin