mercoledì 2 giugno 2010

FANTASIE INDECENTI.

La fantasia del nostro primo cittadino è davvero la sua dote più significativa. Egli infatti immagina, nella sua mente ciò che vorrebbe che fosse, e lo fa con tale intensità da non distinguere più quello che è da quello che lo stesso desidera. Un uomo di fervida immaginazione, capace di sofismi pindarici, di librarsi oltre la fisica, oltre l'ordine naturale delle cose, fino ad essere quasi metafisico. E lo si capisce leggendo a pagina 28 di un depliant illustrativo intitolato “u sicilianu”, distribuito in questi giorni in paese. In tale opuscolo sono ospitati i sindaci di alcuni paesi della zona etnea, fra i quali vi è immancabilmente anche il nostro signor Sindaco. Il quale avendo ormai acquisito la tecnica mouriniana (da Muorinho) fa un intervento apologetico ed auto incensante, nel quale presenta le linee salienti della sua attività amministrativa. E si produce in una elencazione di cose, che va sotto il titolo di “Travagghi nichi” e non “Opere importanti”, che assomiglia tanto al famoso aforisma “non fiori ma opere di bene”, tanto usato in occasioni luttuose, per meglio convincere gli amici e i parenti che il caro estinto, essendo di animo buono, avrebbe gradito dagli altri, in suo suffragio, quelle opere di bene, che in vita mai si sarebbe sognato di fare.
Nel primo punto della breve elencazione vi è la ripresa dei lavori del “Complesso” trecentesco di via dell'Agonia, il tutto per un importo pari ad euro 1.000.000, un opera iniziata da anni, neanche si stessero ricostruendo le due torri gemelle, chissà a quanto l'ultimazione, considerato che i lavori si svolgono a singhiozzo. Segue, poi, l'immancabile tormentone del cinema moderno: opera che in base ai proclami elettorali, a quest'ora, doveva essere già completa e fruibile. Invece il signor Sindaco ci annuncia una trionfale pubblicazione del bando per l'appalto dei lavori, quindi tutto ha ancora da venire, chi sa come e chi sa quando, forse mai. In penultima elencazione il primo cittadino cita l'opera pubblica del secolo, quella che i contemporanei paragonano ed i posteri paragoneranno alla torre Eiffel, al canale di Suez, alla grande muraglia cinese, etc. etc.; insomma una di quelle opere nate dalla combinazione tra l'ingegno ed il lavoro dell'uomo, che sono il vanto dell'umanità e cioè: la bambinopoli di piazza Loreto. Opera talmente intelligente e ingegnosa, che meriterebbe di essere dichiarata patrimonio dell'umanità o forse meglio andrebbe inserita nel prossimo film di Paolo Villaggio dal titolo: Fantozzi sindaco. Infine dulcis in fundo, una manifestazione di maestri dolciari organizzata da una associazione denominata Duciezio, di cui abbiamo già parlato.
In conclusione un misto fra cose insignificanti e cose frutto di pura fantasia, nulla più di questo, o meglio solo questo, che è il risultato dell'inutile e dannosa azione politica amministrativa del signor Sindaco e della sua Giunta.
                                                                                                           Rasputin

martedì 1 giugno 2010

L’ERBA DI CASA MIA

Non centra niente con il testo della più famosa e bella canzone degli anni “70” di Massimo Ranieri, questo invece è proprio il titolo di una delle tante “tragedie di casa nostra”.
Da quando a capo dell’Amministrazione della nostra “graziosa” città è tornato il buon Ernesto Alfonso sembra proprio che le erbacce ce l’abbiano con lui: ne compaiono ogni anno sempre di più. Ai voglia però di fare segnalazioni, tanto lui se ne infischia, del resto è in altre e ben più importanti faccende affaccendato. Che vuoi che sia un po’ di erbetta un po’ qua ed un po là. Serve anzi a ravvivare i colori e gli ambienti della città che acquistano sempre più un aspetto bucolico.
Anche l’anno scorso lo avevamo sollecitato e lui . . . prontamente, dopo qualche mese aveva provveduto, scusandosi anche e adducendo come legittima giustificazione il fatto che l’annata eccezionale, caratterizzata dalle continue piogge, aveva reso molte volte inefficace il lavoro svolto dagli addetti. Condividiamo e gliene diamo atto.
E quest’anno? Non ci sembra che ci siano state precipitazioni meteoriche così abbondanti come l’anno scorso, anzi tutt’altro. Quale scusa addurrà per lo “schifo” che è sotto gli occhi di tutti?
E l’Assessore al ramo? Ha forse dimenticato che fra le tante cose che dovrebbe fare, oltre a percepire la “giusta” indennità, c’è anche quella dell’ordinanza di servizio per la squadra manutenzione che, dal punto di vista delle attrezzature, sappiamo essere ben dotata?
Il suggerimento dell’anno scorso probabilmente non è stato ben recepito, ed allora lo ripeto: Basterebbe, nel mese di marzo, spendere poche decine di euro per l’acquisto di un’ottimo diserbante e con le attrezzature che il comune ha, irrorarlo nei posti ove sistematicamente queste erbacce attecchiscono. Si eviterebbe così lo squallido spettacolo di questi mesi, ( vedi mura di cinta, ecc. ), si renderebbe la città più accogliente e soprattutto si eviterebbero gli appunti che, proprio oggi, mi sono visto fare da cinque turisti siracusani che hanno trascorso il fine settimana nella nostra città, lodandola per la pulizia, per il patrimonio artistico e monumentale di cui è dotata, ma sorprendendosi che un problema di così semplice soluzione non venisse risolto, mortificando quanto di bello e di ottimo questa città offre.
Vorrei ricordare, altresì, al Sindaco e all’Assessore al ramo che ogni anno viene, giustamente, emanata un’ordinanza che obbliga i proprietari di orti e appezzamenti di terreno contigui all’abitato a tenerli puliti dalle erbacce per evitare incendi e quant’altro, pena salatissime multe.
Ma allora come mai il Comune non dà il buon esempio? Mi chiedo se esiste una norma che consenta ai cittadini di multare gli Amministratori ( con i loro soldi ), per le inadempienze. Se non c’è sarebbe ora che si emanasse, le cose forse andrebbero diversamente ed in meglio.
Passeggiando per la città ho notato anche che in questi ultimi mesi l’Assessore “anziano” Cav. Zingali si accompagna sempre più al Sindaco, non lo lascia un attimo, se potesse andrebbe pure a letto con lui. Vuoi vedere che ha anche assunto l’incarico di guardaspalle, spero a titolo gratuito.
Mi chiedo anche se dall’alto della sua più che ventennale esperienza politica, non abbia considerato il fatto che: anzicchè perdere tempo a passeggiare col Sindaco, desse qualche buon consiglio a quell’Armata Brancaleone dei suoi colleghi Assessori affinché si dessero una mossa per far meglio funzionare almeno ” l’ordinario” di questa città.
Se poi, oltre a raccontare chiacchiere e ad elogiare e difendere il Sindaco di turno, magari con la lacrimuccia sempre pronta a sgorgare, non è capace, come noi crediamo, di fare altro; abbia almeno il buon gusto, vista la veneranda età, di seguire l’ esempio dei suoi ex colleghi della politica che già da qualche decennio hanno passato la mano e oggi si godono la giusta e meritata pensione.
( In parole povere: ma perché non se ne va a casa? ).
                                                                      Il Marchese di Rocca Cannuccia