martedì 1 giugno 2010

L’ERBA DI CASA MIA

Non centra niente con il testo della più famosa e bella canzone degli anni “70” di Massimo Ranieri, questo invece è proprio il titolo di una delle tante “tragedie di casa nostra”.
Da quando a capo dell’Amministrazione della nostra “graziosa” città è tornato il buon Ernesto Alfonso sembra proprio che le erbacce ce l’abbiano con lui: ne compaiono ogni anno sempre di più. Ai voglia però di fare segnalazioni, tanto lui se ne infischia, del resto è in altre e ben più importanti faccende affaccendato. Che vuoi che sia un po’ di erbetta un po’ qua ed un po là. Serve anzi a ravvivare i colori e gli ambienti della città che acquistano sempre più un aspetto bucolico.
Anche l’anno scorso lo avevamo sollecitato e lui . . . prontamente, dopo qualche mese aveva provveduto, scusandosi anche e adducendo come legittima giustificazione il fatto che l’annata eccezionale, caratterizzata dalle continue piogge, aveva reso molte volte inefficace il lavoro svolto dagli addetti. Condividiamo e gliene diamo atto.
E quest’anno? Non ci sembra che ci siano state precipitazioni meteoriche così abbondanti come l’anno scorso, anzi tutt’altro. Quale scusa addurrà per lo “schifo” che è sotto gli occhi di tutti?
E l’Assessore al ramo? Ha forse dimenticato che fra le tante cose che dovrebbe fare, oltre a percepire la “giusta” indennità, c’è anche quella dell’ordinanza di servizio per la squadra manutenzione che, dal punto di vista delle attrezzature, sappiamo essere ben dotata?
Il suggerimento dell’anno scorso probabilmente non è stato ben recepito, ed allora lo ripeto: Basterebbe, nel mese di marzo, spendere poche decine di euro per l’acquisto di un’ottimo diserbante e con le attrezzature che il comune ha, irrorarlo nei posti ove sistematicamente queste erbacce attecchiscono. Si eviterebbe così lo squallido spettacolo di questi mesi, ( vedi mura di cinta, ecc. ), si renderebbe la città più accogliente e soprattutto si eviterebbero gli appunti che, proprio oggi, mi sono visto fare da cinque turisti siracusani che hanno trascorso il fine settimana nella nostra città, lodandola per la pulizia, per il patrimonio artistico e monumentale di cui è dotata, ma sorprendendosi che un problema di così semplice soluzione non venisse risolto, mortificando quanto di bello e di ottimo questa città offre.
Vorrei ricordare, altresì, al Sindaco e all’Assessore al ramo che ogni anno viene, giustamente, emanata un’ordinanza che obbliga i proprietari di orti e appezzamenti di terreno contigui all’abitato a tenerli puliti dalle erbacce per evitare incendi e quant’altro, pena salatissime multe.
Ma allora come mai il Comune non dà il buon esempio? Mi chiedo se esiste una norma che consenta ai cittadini di multare gli Amministratori ( con i loro soldi ), per le inadempienze. Se non c’è sarebbe ora che si emanasse, le cose forse andrebbero diversamente ed in meglio.
Passeggiando per la città ho notato anche che in questi ultimi mesi l’Assessore “anziano” Cav. Zingali si accompagna sempre più al Sindaco, non lo lascia un attimo, se potesse andrebbe pure a letto con lui. Vuoi vedere che ha anche assunto l’incarico di guardaspalle, spero a titolo gratuito.
Mi chiedo anche se dall’alto della sua più che ventennale esperienza politica, non abbia considerato il fatto che: anzicchè perdere tempo a passeggiare col Sindaco, desse qualche buon consiglio a quell’Armata Brancaleone dei suoi colleghi Assessori affinché si dessero una mossa per far meglio funzionare almeno ” l’ordinario” di questa città.
Se poi, oltre a raccontare chiacchiere e ad elogiare e difendere il Sindaco di turno, magari con la lacrimuccia sempre pronta a sgorgare, non è capace, come noi crediamo, di fare altro; abbia almeno il buon gusto, vista la veneranda età, di seguire l’ esempio dei suoi ex colleghi della politica che già da qualche decennio hanno passato la mano e oggi si godono la giusta e meritata pensione.
( In parole povere: ma perché non se ne va a casa? ).
                                                                      Il Marchese di Rocca Cannuccia

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