sabato 19 marzo 2011

NO PON.


Sul quotidiano “La Sicilia” del 9 marzo 2011, alla pagina 33, un articolo a firma di Giovanna Quasimodo, rende noto che il mega progetto dei comuni di Bronte, Randazzo, Maletto e Maniace, presentato nell’ambito del Pon Sicurezza è stato bocciato.
I nostri amici lettori più affezionati, sanno che sin dalle prime battute di questa vicenda, muovemmo delle critiche: suscitate dalla prodigiosa (Sic!) idea del signor Sindaco di voler utilizzare il finanziamento per la ristrutturazione del palazzo “Ex-Gil” di proprietà della casa di riposo.
Pur non essendo scienziati come il nostro caro Ernesto Alfonso, facemmo notare che si trattava di un intervento su un bene appartenente ad un ente diverso dal Comune di Randazzo, e che ciò avrebbe potuto pregiudicare l’approvazione dell’intero progetto. Tanto è vero che la questione finì in parlamento, e noi riportammo integralmente la seguente interpellanza parlamentare:
"Seduta n. 164 del 22/4/2009
INTERNO
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere  premesso che:
il Comune di Randazzo (Catania) è soggetto proponente del progetto denominato «Crescere nella Legalità» beneficiario di finanziamento a valere sul PON FESR «Sicurezza per lo Sviluppo» obiettivo convergenza 2007-2013, Asse 2 misura 2.8 «diffusione della Legalità»;
nell'ambito del progetto «Crescere nella Legalità» il comune di Randazzo ha sottoscritto una convenzione per la concessione di locali con l'IPAB Vagliasindi di Randazzo;
con la convenzione stipulata con l'IPAB Vagliasindi il comune di Randazzo si impegna a ristrutturare i locali di proprietà dell'IPAB ponendo a proprio carico tutte le spese per la realizzazione delle opere di ristrutturazione, ivi compresi studi, progettazioni, gare d'appalto, direzione dei lavori e quant'altro necessario; la convenzione tra l'IPAB Vagliasindi ed il comune di Randazzo appare particolarmente onerosa per quest'ultimo e generica non essendo quantificato l'ammontare del costo delle opere di ristrutturazione necessarie:se siano a conoscenza dei fatti esposti e se, nell'ambito del PON FESR «Sicurezza per lo Sviluppo», siano ritenute ammissibili le spese sostenute per la realizzazione di opere di ristrutturazione di beni immobili che non siano di proprietà dei soggetti maggiormente coinvolti nel progetto, in caso contrario se non intendano giudicare inammissibili le spese sostenute dal comune di Randazzo, nell'ambito del progetto «Crescere nella Legalità», per la convenzione da questo stipulata con l'IPAB Vagliasindi per la concessione dei locali di proprietà di quest'ultima.
(2-00364)
«Berretta, Causi, Burtone, Minniti, Laratta, Capodicasa, Bernardini, Samperi»."
Alla luce della notizia della bocciatura del progetto, riportata dalla stampa locale, c’è da ritenere, che la ragione per cui il progetto è stato bocciato è da ricercare proprio alla trovata geniale del nostro signor Sindaco.
Certo ancora non si conoscono esattamente le motivazioni, ma tutto quanto da noi riportato in due articoli del 2009 e l’interpellanza di cui sopra, creano più di un indizio per reputare che la parte inapprovabile del progetto è proprio quella ideata dal nostro Sindaco.
Aggiungere altro forse sarebbe superfluo. I fatti parlano da soli. Del resto noi abbiamo sempre sostenuto l’inadeguatezza del dott. Ernesto Del Campo a svolgere le funzioni di Sindaco della nostra città, e lo continueremo a sostenere fino alla fine del suo mandato. Anche se forse non ce n’è bisogno, visto che anche alcuni dei suoi più convinti sostenitori si stanno persuadendo, che egli non è proprio all’altezza della situazione. Quanto a noi, riteniamo che non serve avere le capacità di  Calcante Testoride, per pronosticare i disastri causati da Ernesto Alfonso, perché allo stato attuale, prevederli e la cosa più semplice e naturale che si possa fare.
                                                                                                                     Rasputin.

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