lunedì 11 luglio 2011

Tu vuo' fa' l'americano.

Ci siamo fermati un po’. Lo abbiamo fatto solo per non essere tacciati di cattiveria eccessiva, e anche nella scaramantica speranza che una tregua unilaterale avrebbe potuto portare bene alla martoriata vita politica cittadina.  Ma le speranze si sono fatalmente vanificate. Il deterioramento, o meglio il decadimento, è progressivo e mantiene un andamento in costante crescita. Allora atteniamoci ai pochi insignificanti fatti. Sappiamo  che il nostro signor Sindaco nei mesi scorsi si è recato in visita ufficiale negli stati del nord America: Canada e Stati Uniti. Il viaggio sembra sia stato finanziato da uno degli enti nei quali egli ha incarichi di rilievo, e solo per una parte con fondi del Comune di Randazzo (per intenderci soldi usciti dalle tasche di noi cittadini).
Abbiamo atteso del tempo per scrivere questo pezzo, perché volevamo capire lo scopo del viaggio, ma  non ci siamo riusciti. Alla fine abbiamo raccolto solo indiscrezioni, che mettono in rilievo la segretezza e la particolare delicatezza della missione.
Secondo alcuni, il nostro amato signor Sindaco si è spinto fino alle lontane Americhe con lo scopo di fare conoscere la nostra cittadina e prendere contatto con i nostri  immigrati. Questa sembrerebbe la più logica motivazione, ma non siamo riusciti a capire come e dove ciò sia avvenuto.
Non essendoci dichiarazioni ufficiali, qualche ammiratore del nostro Sindaco, ha ritenuto rivelare che le ragioni vere sono altre. Le indiscrezioni si sono moltiplicate: esse sono tutte possibili e attendibili.
Qualcuno sempre, ha sostenuto che Ernesto Alfonso si sia recato negli Stati Uniti dietro supplichevole richiesta del presidente americano Barach Obama. Il quale non sapendo come risolvere la crisi libica, ha ritenuto di chiedere consiglio al prode Ernesto Alfonso. Vi sono in giro rumors che il nostro signor Sindaco si sia intrattenuto per oltre un’ora nello studio ovale della Casa Bianca, dispensando consigli e suggerimenti al presidente americano, tanto è vero che alla fine del colloquio quest’ultimo appariva più sereno e disteso. Naturalmente tutto è coperto dalla massima segretezza, poiché la visita è stata autorizzata in primis da Berlusconi in persona e poi dal suo plenipotenziario nella provincia di Catania: senatore Pino Firrarello. Si è difatti raccomandata la massima discrezione, onde evitare di mettere in secondo piano il ruolo del capo del governo italiano.  Ma Berlusconi conosce il valore del nostro signor Sindaco e alla fine non ha potuto  opporsi alla richiesta pressante del presidente americano, anche per evitare una crisi diplomatica con i nostri alleati. Restiamo sbalorditi e basiti difronte a tali indiscrezioni, sapevamo del valore di Ernesto Alfonso, perché in un comizio cittadino fu il Firrarello in persona a dirci che egli è la salvezza di Randazzo.
Del passaggio in Canada non se ne sa nulla, ma anche lì sembra abbia preso parte ad incontri al vertice, tanto che alla fine qualcuno dei governanti presenti lo ha proposto per un seggio al palazzo delle Nazioni Unite.
Beati noi che abbiamo trovato sulla nostra strada un tale grand’uomo! Che ci guida e ci governa, verso traguardi sempre più alti. E non dobbiamo fermarci alle beghe di paese, nulla importa se la maggioranza in Consiglio Comunale vacilla. Nulla importa se le condizioni economiche del paese sono disagiate. A grandi traguardi bisogna guardare: e noi abbiamo l’uomo giusto per poterlo fare. Qualcuno dice alle prossime regionali sarà candidato. Noi sdegnosamente diciamo è poco, per un uomo di tale capacità e intelligenza: al posto di Berlusconi lo vogliamo!
Riteniamo infelice l’uscita del Cavaliere Silvio, che ha designato a suo successore Alfano. Certamente non conosce bene Ernesto Alfonso, altrimenti lo avrebbe scelto quale suo successore, con buona pace del povero Angelino.
Difronte a un personaggio unico nel suo genere, tutti devono mettersi in riga. A nulla serve il dimenarsi, in consiglio comunale, di alcuni consiglieri forse di maggioranza.  Questi per rendere più esplicite le argomentazioni si sono pure muniti di materiale fotografico. Tutto ciò, solo per polemizzare sulla vergognosa vendita dei posti al cimitero. Cose che noi avevamo scritto tanto tempo fa.
Si rassegni l’architetto, perché il grand’uomo è come il santo di marmo: e pertanto non suda. Semmai rifletta sul suo triste destino politico, causato dalla sua innocente credulità, circa il rispetto di certi impegni. Si sa, che alcuni li disconoscono anche quando sono scritti, ma questo era noto a molti ormai da tempo.
Comunque Ernesto Alfonso è il nostro uomo della Provvidenza, qualunque cosa dicano i maldicenti e gli invidiosi. Noi, pur rendendoci conto della sua grandezza  (sic!), siamo istituzionalmente e naturalmente votati a contrastarlo. Non ce ne voglia: tra l’altro, abbiamo una sorta di antipatica ritrosia verso gli uomini della Provvidenza. Forse perché ci ricorda qualcosa di antico, sgradito alle nostre menti e alle nostre coscienze.   
Quanto poi ai compagni del PD, verrebbe da dire: “talia chi sunu billitti!”. Flirtano con alcuni del movimento di Lombardo: come al solito dicono e non dicono, fanno capire e non fanno capire. In altri termini tirano la pietra e subito nascondono la mano. Tendano, riuscendoci, di circuire con belle parole gli asini sapienti di turno. Ma gli asini pur essendo sapienti, sempre asini sono. Del resto, i capi del PD locale sono figli putativi di baffino di ferro Massimo D’Alema, e siccome buon sangue non mente si può dire: tale padre, tali figli.  
Noi pensiamo che un centro sinistra serio, che vuole parlare e farsi capire da un’area politica e culturale, che è molto più vasta degli ambiti striminziti dei partiti, non può essere credibile se si presenta alleato con l’MPA di Lombardo.
Del resto chi lo dice che nel centro-sinistra ci debbano essere per forza alcuni soggetti politici per potersi definire tale?
A Napoli abbiamo vinto e pure a Milano. Abbiamo vinto non certo facendo le ammucchiate, ma presentando proposte politiche serie e credibili.  
L’Italia dei Valori ha dimostrato, anche con la vittoria dei referendum, di avere ormai un consolidato consenso su tutto il territorio nazionale. Ha dimostrato di avere uomini come De Magistris che hanno la forza e la capacità di vincere contro tutto e contro tutti. Noi siamo presenti a Randazzo da anni, alle ultime provinciali il nostro coordinatore Piero Proietto ha ottenuto un lusinghiero successo. Oggi siamo più forti di allora e possiamo, insieme ad altri partiti, gruppi o raggruppamenti, che si riconoscono in quell’area politico-culturale del centro sinistra, creare un progetto, che dia una speranza di futuro alla nostra città.  
Rasputin


                                                                                                

3 commenti:

  1. Caspita, era ora ke tornavate a scrivere!!
    Personalmente sono contento ke siete tornati a scrivere sul blog. Indirettamente avete dato una risposta a tutti quei maldicenti ke asserivano ke le vostre riunioni “top-secret” sia cn uomini di Ernesto Alfonso (nella fattispecie cn Assessori dell’ultima ora) e con lo Storico Ufficiale Randazzese aveva offuscato la voglia di continuare a denunciare, in modo critico e burlesco, lo stato vegetativo dell’Amm.zione Comunale cn la conseguente decadenza della città. Tornando a scrivere significa che l’IDV Randazzese è ancora libero e intende costruire un futuro migliore per Randazzo. Certo come randazzese nn mi fiderei troppo di qualke ex sindaco (dal recente passato) ke in cinque anni di amministrazione ha fatto calare le tenebre dell’oblio sull’intera città, oblio ke continua col prode Ernesto Alfonso. Forse qualke membro dell’IDV e/o simpatizzante dello stesso partito nn dovrebbe farsi “manovrare” da qualke pseudo-puparo, ma essere più capace a costruire un alternativa politica lontana sia da Ernesto Alfonso che da Turrillu. Credo ke l’IDV Randazzese abbia la capacità di creare un alternativa politicamente forte, capace di fare vincere un centro-sinistra coeso ed onesto. Se poi qualke dipietrino aspira sia nel presente ke nel prossimo futuro a qualke poltrona da amministratore o un posto di sottogoverno cn tali soggetti (Ernesto Alfonso e Turrillu) è meglio ke lo si abbandoni al suo destino e alla gogna cittadina.
    -Ke la forza sia cn Voi- Obi Wan Kenobi

    RispondiElimina
  2. Siamo dei folli e temerari che è difficile ingabbiare per chiunque. Siamo degli idealisti che non mirano a assessorati, poltrone, posti di sottogoverno o altre schifezze del genere. Siamo del rivoluzionari in cerca del bene comune. Siamo dei sognatori, che immaginano un futuro migliore. Tutto ciò è o non è. Tutto ciò non è trattabile. I principi quali: l'onestà, l'etica morale, i valori sociali, non possono mai costituire oggetto di mercanteggiamento. Saremmo pure degli incompresi che stanno sempre dalla parte degli indiani e mai con la cavalleria. Ma guai se non ci fosse gente come noi.

    RispondiElimina