giovedì 29 settembre 2011

LA LETTERA.

Pubblichiamo qui di seguito la lettera del Capogruppo consiliare di Alleanza per Randazzo, ragioniere Minissale Franco Giuseppe, protocollo n. 0016907 del 30 agosto 2011.
MINISSALE GIUSEPPE
Capogruppo Alleanza per
Randazzo



Al Sig. Sindaco Dott. Ernesto Del Campo

p.c.      Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
            Ai Sigg. Consiglieri Comunali
            Ai Sigg. Componenti la Giunta Municipale



Egr. Sig. Sindaco, pur non volendo ulteriormente alimentare la nota polemica degli ultimi tempi, mi corre l’obbligo, per amore di verità e correttezza istituzionale, fare alcune precisazioni sulle discusse delibere propedeutiche al Bilancio di previsione per il 2011. Delibere sulle quali il gruppo che rappresento si è espresso negativamente.
1 - Proposta di delibera: Determinazione tariffe di compartecipazione ai servizi di refezione scolastica del 16.06.2011;
2 - Proposta di delibera: Determinazione tariffe di compartecipazione ai servizi di trasporto scolastico;                                                                            3 - Proposta di delibera del 12.07.2011: Approvazione bilancio di previsione 2011.

    Oggi mi chiedo, ma lo chiedo soprattutto a Lei, quale sia l’effettivo ruolo politico-amministrativo dei componenti la sua maggioranza. E’ forse quello di andare in Consiglio comunale per alzare semplicemente la mano approvando tutto quello che Lei ci sottopone senza mai discuterne prima?
    O come intende Lei, magari suggerito da qualche avveduto “stratega” politico, affermando che la Giunta è una cosa e il Consiglio comunale è un’altra; limitandosi quest’ultimo, secondo il suo strano modo di interpretare la Legge, solamente ad approvare, sic et simpliciter, tutto quello che Lei e la Giunta venite a propinarci. In questo caso, anche per aiutare ulteriormente il sig. Tremonti a risolvere la crisi finanziaria dell’Italia, perché non aboliamo tutti i Consigli comunali? Tanto bastate voi a decidere tutto e per tutti.
    Se così fosse come mai è obbligatorio per Legge il passaggio, per l’approvazione, in Consiglio comunale delle più importanti decisioni della Giunta? Se vale il suo ragionamento non c’è necessità alcuna dei Consiglieri, quindi aboliamoli. E’ alquanto strano che un uomo di legge, quale Lei è, ragioni in questi termini.
    Per quanto riguarda il gruppo consiliare che mi onoro rappresentare, non negherà che ha sempre cercato democraticamente il confronto sugli atti amministrativi, dando suggerimenti che nella maggior parte dei casi sono sempre stati respinti e, nonostante ciò, Lei è stato sempre sostenuto.
    Ma andiamo ai fatti più recenti: il 29 luglio 2011, solamente dopo ben sette mesi dall’inizio di questo Esercizio finanziario,Lei invita per la prima volta la maggioranza che lo sostiene a discutere del Bilancio di previsione e delle relative delibere propedeutiche.
    Lascio ai colleghi ogni riflessione e considerazione sui tempi biblici di presentazione di tale fondamentale documento, già che ci siamo potevamo anche aspettare per l’approvazione il mese di dicembre.
    In quella sede manifestavo la mia contrarietà ad aumentare la cifra per la refezione scolastica e l’istituzione di un balzello per il trasporto scolastico. Le ricordo che questa mia richiesta, in quella sede, veniva anche sostenuta e condivisa dal capogruppo della lista “Del campo Sindaco”. In linea generale Lei si è detto d’accordo, a condizione che venissero trovati i fondi necessari per coprire le minori entrate; ci si è dato quindi appuntamento a lunedì 1° agosto 2011 per discutere e trovare la soluzione. In quella sede Lei esordisce affermando che il Bilancio di previsione predisposto è blindato e non consente alcun margine di manovra.
    Sempre in quella data e nel suo ufficio, il sottoscritto Le propone dove reperire le risorse che avrebbero coperto le minori entrate, la sua controproposta fu quella di una rimodulazione delle entrate per fasce di reddito, ci si accordò quindi per la predisposizione di tale proposta da sottoporre al vaglio della maggioranza, ebbene stiamo ancora aspettando tale elaborato.
    Per dirla con una battuta egregio sig. Sindaco e caro Assessore Ragaglia, al vostro confronto il Ministro Giulio Tremonti è uno scolaretto che dovrebbe venire a lezioni da Voi in questo Comune.
    Mi chiedo allora se questo è il modo e il metodo democratico di confronto che Lei ha nei riguardi della maggioranza che lo sostiene, dal momento che nega di fatto anche la semplice discussione sull’atto deliberativo più importate della vita amministrativa del comune.
    E’ triste constatarlo ma Le ricordo che neanche nel famoso ventennio si era giunti a tanto: vero è che il Parlamento veniva spesso esautorato, ma se non altro nel Gran Consiglio del Fascismo le decisioni venivano prese a maggioranza e col concorso di tutti i presenti.
    Vogliamo ora parlare delle due delibere che il Sindaco fa rilevare aver noi votato contro? Il Dott. Del Campo forse dimentica che giorno 5 agosto2011, finalmente! si tiene un Consiglio comunale i cui contenuti tutti conosciamo. Viene più volte invitato e sollecitato, anche dalle minoranze, a ritirare i punti all’ordine del giorno, per potere aggiornare il Consiglio. Ebbene Lei si rifiuta sapendo che il giorno dopo – Sabato 6 agosto – la sua amministrazione, ormai priva dei numeri necessari, può proseguire i lavori anche con soli 8 Consiglieri comunali.
    Quale significato politico ha questa mossa? Se ne è voluto lavare le mani come Ponzio Pilato? Non assumendosi alcuna responsabilità, ne politica, ne amministrativa. Cosciente del fatto, poi avveratosi, che il Consiglio comunale si è tenuto con la presenza di 11 consiglieri: 8 di minoranza e 3 di maggioranza?
    Ribadiamo ed affermiamo ancora che i sottoscritti hanno votato secondo scienza e coscienza, in quanto non intendevano porre in essere degli aumenti di costi ai cittadini randazzesi in questo delicato momento di crisi economica.

    Altra considerazione:

    Nel decreto sindacale n. 69 del 18 agosto 2011 il Sindaco fa rilevare che una delle motivazioni che lo hanno indotto ad accettare le dimissioni dell’Assessore Giuseppe Luca, riguardava anche  l’atteggiamento in Consiglio Comunale del gruppo di appartenenza dello stesso, riferendosi evidentemente al recente voto contrario da noi espresso.
    Mi chiedo e chiedo a Lei come mai allora lo stesso metro non è stato adottato nei confronti dell’Assessore di riferimento della Lista “ Vola alto”, considerato il fatto che da tempo il rappresentante in Consiglio di tale gruppo ha il nostro medesimo atteggiamento critico nei suoi confronti?
    Per dirla con una nota battuta di un vecchio carosello pubblicitario: “siamo alle solite Calimero….”,
    alias due pesi due misure, alias i Consiglieri comunali di maggioranza non siamo tutti uguali.

    Vorrei riprendere inoltre un altro passaggio molto importante in relazione alla revoca della delega al Vice-Sindaco nei termini e nei modi in cui è stata predisposta, motivata e notificata.

    1.      Come mai il Sindaco nella riunione di maggioranza del 29 luglio 2011 non ce ne faceva alcun cenno?
    2.      Perchè nell’incontro di lunedì 1° agosto al sottoscritto capogruppo non veniva data alcuna notizia circa questa decisione presa?

    Il tutto viene portato alla nostra conoscenza, così come agli altri consiglieri comunali, con un “sms” datato 4 agosto 2011.

    Cosa c’è dietro tutto questo? Quale è l’oscuro disegno politico su, o di qualche suo suggeritore? E’ forse quello di annientare questo gruppo consiliare perché ribelle, recalcitrante e non in linea con i suoi dictat?
    Per finire Le ricordo sig. Sindaco che questa è storia di sempre, neanche nel novembre del 2010 Lei è riuscito a mettere insieme una maggioranza per l’approvazione di un altro documento importante quale era l’assestamento di bilancio.
    Ci sembra anche alquanto strano che, al di la delle scelte politiche a nostro avviso errate, Lei non faccia alcun tentativo per ricompattare la maggioranza, anzi tutt’altro.
    Quale oscuro disegno politico ha in mente? Questa strana strategia ha delle finalità che, in atto, non riusciamo a percepire. E proprio perché cervellotiche da parte di colui a cui non mancano certo le capacità e l’intelligenza, non riusciamo a comprenderne  il senso. Si vuole forse la nostra esclusione, addossandoci delle responsabilità che sono di altri, lo si dica in modo chiaro.
    Se invece le motivazioni non sono queste, si faccia un passo indietro da parte di tutti, si apra un dibattito sereno tra i componenti della coalizione, si ricostituisca una maggioranza coesa in questo ultimo scorcio di legislatura, se non altro per riconquistare quella fiducia nei cittadini che, mi creda, è ai minimi storici dal dopoguerra in poi.
     Il Capogruppo consiliare
    Alleanza per Randazzo
    Minissale Franco Giuseppe







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