venerdì 15 luglio 2011

SCIROCCO.

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Quando tutto sembrava procedere per il meglio, si alzò un vento di scirocco; la gente cominciò a sbadigliare; le nubi restarono ferme in cielo, gonfie di pioggia, senza lasciar cadere una goccia d’acqua; ogni cosa era velata da un lustro umidore; nessuno aveva voglia di discorrere; nessuno si prendeva più la briga di leggere il giornale. Era sopraggiunta la noia. Una noia distesa, compatta, tanto pesante che nessuno riusciva a sollevarla. Ci stava sotto come a una imbottita, d’estate. Era la noia di un tempo che volgeva alla fine.
Ma la fine non arrivava mai. Tutti sudavano sotto quella imbottita, ma nessuno osava alzarne un lembo.
Così sono passati tre anni, monotoni, sciroccosi, lenti. Finché il caro Ernesto Alfonso, anch’egli colto dalla noia, la ruppe facendo inutili proclami e scialbe apparizioni televisive. Ma ad un tratto, nonostante Ernesto Alfonso e alcuni insignificanti conduttori di provincia e i loro ancor più insignificanti ospiti, le grosse nubi sono rimaste ferme in cielo: non cade una goccia d’acqua; l’aria è afosa,  greve; le mani si velano di sudore; larghi sbadigli accompagnano le nostre giornate; quel che accade non ci interessa più: la noia ci ha colto. Noia compatta, distesa, insistente, contagiosa, come sempre. Qualche uomo politico per aggirare la sua stessa inutilità tenta di trasformare le riunioni in incontri di box, ma anche in quella versione produce solo noia.
Non corriamo grandi rischi; non ci manca il pane né il companatico; non ci manca neppure la libertà. Ci manca solo la voglia e la capacità di farne uso; perché tutto ci annoia, tutto ci pesa, tutto ci sembra inutile, come se il nostro mondo si fosse fermato. Tutto ciò che accade, accade fuori di noi; noi vi assistiamo soltanto con estrema noia.
E’ il tributo che paghiamo alla scelta sbagliata di avere eletto Ernesto Alfonso a  Sindaco di Randazzo.
Così il tempo passa.
“Cosa è che non va?”
“tutto”
“E’ troppo per potervi porre rimedio? Non so, ma a noi non resta che lottare finché si può”.
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LA NOTIZIA
Ignoti, nella notte di martedì ultimo scorso, si sono introdotti nell’oratorio salesiano ed hanno rubato lecca lecca e gelati
Il giornale intitola: i soliti ignoti rubano lecca lecca e gelati.

Rosso di Sera.


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