lunedì 9 agosto 2010

I COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA.


Avevamo già accennato ad un articolo comparso sul quotidiano “la Sicilia” del 22 luglio 2010, nel quale si scriveva di un incontro al vertice fra  Ernesto Alfonso e Francesco Paolo, rispettivamente Sindaco del Comune di Randazzo l’uno ed ex presidente dell’Ato Jonia-Ambiente l’altro. C’era sembrato che l’incontro fosse una mossa meramente propagandistica, un piccolo espediente per comparire su un quotidiano locale. Oggi possiamo affermare che non ci siamo sbagliati, tant’è che in questi giorni è stata convocata una riunione del Consiglio Comunale, proprio per discutere della questione dei rifiuti.
Riunitosi il civico consesso, si notava l’assenza del signor Sindaco e di alcuni consiglieri comunali; in un’aula semideserta gli oratori lanciavano roboanti bordate nei confronti dell’Ato Jonia-Ambiente, ancora gestito dal suddetto Francesco Paolo.
In particolare accusavano l’Ente “spazzino” di non tenere pulita la città, di aver ridotto il numero delle unità lavorative impiegate, di non avere rispettato il capitolato d’appalto e via dicendo. 
Insomma questioni rientranti nell’ordinaria dialettica politica, se non fosse che l’Ente “spazzino” è gestito dal nominato Francesco Paolo, nostro compaesano, importante ed autorevole componente del PDL; nonché depositario dell’ortodossia berlusconiana, diffusa dalle nostre parti, attraverso l’esempio e la predicazione del Senatore brontese: del quale egli è seguace fedele e obbediente. 
Destava impressione l'atteggiamento dei consiglieri di maggioranza, i quali erano i primi nello  sparare a zero sull’Ente “spazzino”, e così facendo, anche senza nominarlo, forse per paura,  denigravano l’operato di chi lo ha gestito e cioè il nostro compaesano predetto.
Dai loro interventi, non si capiva se essi fossero amici o nemici, di chi solo due anni prima aveva contribuito in modo decisivo alla vittoria di Ernesto Alfonso.
E proprio Ernesto Alfonso perché non era in aula a difendere il “compagno” di partito, l’amico di mille battaglie? Perché non difese colui che la sera della sconfitta (elezioni 2003), si precipitò davanti al portone di casa sua, e vedendolo sulla soglia in lacrime si stracciò le vesti e lo abbracciò; promettendogli che avrebbe fatto di tutto per riportarlo da dove era ruzzolato malamente.
Non sia mai, che il felice connubio tra i due si fosse incrinato, poveri noi, ne saremmo tutti veramente addolorati! Ed allora urge chiarezza, tutti i cittadini vogliono sapere: è necessaria una conferenza stampa, un messaggio alla città a reti unificate. Fate qualcosa non lasciateci in questa condizione d'incertezza, proprio adesso che potremmo godere spensieratamente le ferie agostane! Adesso che si è messo su un programmino per l’estate randazzese niente male (sic!), toglieteci il peso, fateci vivere spensieratamente questi giorni di relax.
Ma a pensarci bene, a noi dell’Italia dei Valori cosa interessa di Ernesto Alfonso e Francesco Paolo, facciano pure quello che vogliono, noi apparteniamo ad un'altra parrocchia.    
                                          Rosso di Sera


1 commento:

  1. Vedi caro marchese di Roccacannuccia , il tuo ragionamento non fa una piega .Nella logica della gestione del potere, il buon Pino , ha gia acquisito grazie ai cittadini randazzesi (libero voto????), che lo prediligono, il controllo e la conseguente sottomissione della città .Salvo qualche resistenza!!!. Per poter gestire questo feudo hanno proceduto alla nomina di alcuni vassalli che raccattando qualche osso cercano di far finta di amministrare Randazzo . Prova ne è che qualsiasi iniziativa si concretizzi , svanisce sotto le richiesti di vassalli più influenti (Maletto etc.) che hanno le stesse nostre esigenze ,(Caserma dei Vigili del Fuoco ?).Quello che non capisco è come il buon PINO , abbia scelto di supportare il buon Alfonso alla guida della CITTA DI RANDAZZO ,visto che qualche mese prima , sosteneva che il buon Alfonso era un discreto Tecnico ma un cattivo politico ?. Forse aveva ragione gli serviva un tecnico (vassallo !) per gestire Randazzo, perché un politico forse avrebbe avuto delle mire di potere , mentre un tecnico (vassallo ) , aveva solo il compito di gestire il Comune in nome e per conto del Padrone senza avanzare ulteriori richieste . La paga è buona , il vitto abbondante , e soprattutto non bisogna lamentarsi e obbedire ciecamente . Del resto il buon Pino gli ha affiancato le persone idonee , al grido di “gestisci e obbedisci “.Ma la colpa non è invece di quei nostri concittadini che “sperando” di far parte della corte avallano e votano questi personaggi ?.
    P.S. una riflessione….
    Cosa bolle in pentola per la gestione del PIANO REGOLATORE !!!!!! e cosa ne sa il Cittadino Randazzese di questo ipotetico CONSORZIO che lo dovrà gestire ? .Non sono già state spartite le zone “C “ ? o si prevedono novità ? ., Qualcuno ci informi!!!
    Ultima riflessione …. E’ oramai assodato che la maggioranza del Consiglio Comunale è costituita da un branco di incapaci , ma l’opposizione esiste?, o viene tenuta per le “pale” e dunque accondiscende !!!!.

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