giovedì 29 aprile 2010

LA SAGRA DEL DOLCE A RANDAZZO


Domenica 18 Aprile, che brutta giornata! La nebbia l’ha fatta da padrona in una città come la nostra dove, per la particolare posizione geografica, di solito non se ne vede mai. E poi ad Aprile inoltrato, veramente strana la cosa. Non sarà magari che anche la natura ed il tempo, oltre a Raffaele Lombardo, ce l’hanno con la povera Randazzo. Certo che questa è proprio una città disgraziata, oltre che sfortunata.
Disgraziata perché da diversi decenni, mi si consenta, direbbe il Berlusca, è retta da “ciabattini” travestiti da politici e da amministratori, che l’hanno ridotta allo stato in cui si trova: veramente miserando. Sfortunata certamente anche per cause esterne alla politica: ( alluvioni, disastri, invasioni barbariche e quant’altro ). Ma non sarà poi che alcuni di questi disastri ce li andiamo anche a cercare? . . Bò . . . chi lo sa.
Ma torniamo alla giornata di domenica, dove era in programma un avvenimento certamente importante dal punto di vista culturale e gastronomico: un raduno ed una degustazione preparata ed organizzata dai più bravi artigiani pasticceri provenienti da ogni parte della Sicilia, con il patrocinio della Provincia Regionale e del Comune di Randazzo, che ha messo a disposizione delle ditte partecipanti il meraviglioso Chiostro del Cinquecentesco Palazzo di Città. ( Una delle poche cose belle che ancora ci rimangono, nella speranza che il solito Senatur non tiri fuori qualche documento in cui si attesta che anche questa struttura appartiene al Comune di Bronte, magari a seguito di regolare concessione effettuata dalla . . . . tal o tal’altra amministrazione. In questa nostra benedetta città tutto può diventare possibile ).
Il tempo non ha certo favorito lo svolgersi della manifestazione che ha giustamente avuto un buon successo; sarebbe andata molto meglio se ci fosse stata una bella giornata primaverile, ma purtroppo il tempo non lo si può comandare.
Complessivamente quindi una manifestazione bella, originale e ben organizzata . . . . ma! E si qualche pecca, e non di poco conto, c’è stata. Per carità gli Organizzatori, hanno fatto ogni cosa a fin di bene, ma l’aver invitato certi . . . . personaggi che niente hanno a che fare con questo tipo di manifestazioni e che le usano solamente come passerelle personali la dice lunga.
Non abbiamo infatti capito cosa centrava la presenza dei Cavalieri “ Templari “ Siciliani che, da quanto ne sappiamo, dovrebbero occuparsi, oltre che di tagliare la testa ai Saraceni infedeli, di manifestazioni storiche, religiose, di beneficenza e non certo di quelle culinarie; a meno che anche loro, con in testa il rappresentante locale pluridecorato, non appartengano all’Associazione degli . . . . assaggiatori dolciari.
O forse sono stati invitati da qualche solerte cittadino randazzese, il quale constatando che il Sindaco e l'Amministrazione comunale di Randazzo navigano in acque procellose con i marinai ( alias Assessori ), che remando chi a destra chi a manca ci ricordano la famosa “ Barca dei Greci “, e poichè il Sindaco è rimasto solo, ha pensato bene di chiedere aiuto e soccorso a quei valorosi Cavalieri del Tempio, con il preciso compito di proteggerlo dai barbari infedeli.
Solo che questi intrepidi Guerrieri, lungo la strada che conduce a Randazzo, a causa della fitta nebbia, hanno smarrito sia le spade che i cavalli, lasciando il buon Sindaco solo e indifeso.
La stessa cosa deve essere capitata al suo . . . fido Scudiero, di cui si è notata l'assenza. La fittissima nebbia sicuramente gli ha fatto smarrire la “ retta via “.
Unica consolazione ( è il caso di dire dulcis in fundo ), il dono fatto al Sindaco da parte dei maestri pasticcieri: un Agnello Pasquale di marzapane che gli farà sicuramente rendere un po' più dolce le amarezze provocate dai famelici lupi da cui è circondato.
                                                                            Il Marchese della Tribonia

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