giovedì 8 luglio 2010

ALLEGRO BILANCIO.


Che una classe politica sia inutile e insignificante è già grave, ma che sia pure dannosa o pericolosa per i cittadini che l'hanno eletta è veramente inquietante.
Orribile lo spettacolo messo in scena nell'occasione dell'approvazione del bilancio comunale, ove chiunque, senza essere un esperto contabile, si è reso conto dell'enorme pasticcio confezionato.
Un bilancio che sembra uscito dalle mani del mago Zurlì, il quale munito di bacchetta magica mette tutti i numerini al suo posto e quando questi non quadrano entra in gioco la finanza creativa.
Bella cosa la fantasia dei nostri amministratori, che si inventano un canone di locazione, dovuto dai salesiani, per l'affitto del San Basilio.
Sulla base di un semplice richiesta il nostro baldo Sindaco inserisce in bilancio una somma pari a duecentomila euro circa; evidentemente avrà avuto assicurazioni che l'esborso ci sarà: perché diversamente dovrebbe subito iniziare una procedura giudiziaria per il recupero. Ma un recupero sulla base di che cosa? esiste forse un contratto di affitto? No; esiste solo un convenzione più vecchia del cucco, stipulata illo tempore tra i primi salesiani sbarcati a Randazzo nel 1875 e il sindaco dell'epoca. Ed allora va da sé che qualsiasi azione giudiziaria sortirebbe l'unico effetto di causare lo scherno e l'ilarità del soggetto giudicante.
La nostra giunta, poi, raggiunge il ridicolo, quando inserisce in bilancio il recupero dell'evasione sulla TARSU, e qui si è veramente fantozziani. Perché si asserisce che a seguito di incarico, ben retribuito, dato ai dei grandi professionisti, questi con la semplice consultazione degli atti catastali, sarebbero in condizione di recuperare l'evasione: chi sa di catasto può veramente scompisciarsi dalle risate.
Figurarsi non vi è documentazione meno attendibile e lacunosa di quella catastale, ove ad esempio mancano tutte le planimetrie delle costruzioni realizzate prima del 1946: tanto è vero che nella finanziaria 2010 è stata introdotta una norma, per la quale le transazioni aventi ad oggetto immobili urbani, devono riportare, a pena di nullità, gli estremi della planimetria catastale. Ma poi non era stato fatto un completo censimento, attraverso la misurazione casa per casa, nel 1993. E tutti gli immobili realizzati dopo il 1993 non dovrebbero essere assentiti sulla base di un regolare progetto e conseguente concessione edilizia?
Ed essendo, quindi, i progetti necessariamente depositati in comune, non si capisce quale difficoltà possa sorgere nell'incrociare i dati tra ufficio tecnico e ufficio tasse.
Sorge spontanea la domanda: stante cosi le cose, questo incarico a cosa serve? ed è semplice la risposta a poco, tranne a far tirare fuori dalle già povere casse del comune del denaro; salvo poi dire ai cittadini, che si rivolgono per qualche necessità, “non ci su sordi”.
In ogni caso si pensa di risollevare le finanze del comune facendo pagare agli utilizzatori dello scuolabus, una piccola tassa di dieci euro, tanto cosa vuoi che sia, considerato che le famiglie randazzesi nuotano nell'oro, una piccola tassa in più non fa mai male.
Fosse avvenuto una sola volta che i nostri amministratori avessero, prendendo atto delle difficoltà, deciso di rinunciare all'indennità o ridurla notevolmente. O ragazzi non scherziamo con le cose serie, se si riduce l'indennità o la si elimina un amministratore in comune che ci va a fare?
                                                                                                                     Rasputin

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