sabato 30 gennaio 2010

NEL BARATRO.

Gli amici del PD hanno indetto per giorno sei febbraio un incontro aperto a tutta la città, onde consentire, a chi vuole, di dibattere sulle gravose questioni che in questo momento affliggono la nostra comunità.
Noi registriamo questa iniziativa con grande soddisfazione e invitiamo tutti coloro che ci seguono a parteciparvi.
E' un incontro interessante, perché oltre a rappresentare un momento di confronto democratico coinvolgente, può essere il primo impercettibile, ma significativo passo della ripresa di un'azione politica, che coinvolgendo tutto il centro sinistra, possa iniziare a gettare le basi di un progetto avente come fine il governo della città.
L'inizio di una lunga e faticosa marcia, capace di coinvolgere tutti coloro che hanno veramente a cuore le sorti della nostra comunità e sono disposti a spendere energie, capacità e volontà, seriamente ed onestamente per il bene di tutti.
Non è pura retorica. Noi siamo certi che queste potenzialità esistono, vanno scovate e messe in evidenza. Gli uomini che li incarnano sono reali, ma bisogna dare loro una base d'appoggio solida: che renda credibile tutto quello che si dice o si scrive. Questo è compito dei partiti, ed il PD che è il maggior partito della colazione di centro-sinistra se ne deve fare carico, insieme a noi dell'Italia dei Valori.
Siamo pronti e preparati a lavorare, in questi tre anni, che ci separano dalle elezioni, senza riserve mentali e né pregiudizi. Del resto vi è in gioco il futuro della nostra città e le aspettative di vita dei nostri figli e delle future generazioni a venire. Dobbiamo agire ora, se non vogliamo che questi debbano percorrere la dolorosa strada del distacco, dell'emigrazione. Occorre provare a gettare il cuore oltre l'ostacolo per superare l'attuale classe politica incapace ed inetta, idealmente gattopardiana, che ci costringe a vivere eternamente nel passato: senza né prospettiva e né speranza di cambiamento.
Il manifesto del PD lo condividiamo e lo sottoscriviamo interamente, pur tuttavia un appunto va sollevato all'intestazione: “sull'orlo del baratro”. Perché noi siamo già nel baratro, non abbiamo toccato il fondo in quanto aggrappati ad una tenue, flebile speranza di cambiamento. Se dovesse venire meno anche quella ci ritroveremmo a scendere in caduta libera, nella speranza che lì in fondo ci sia qualcosa che possa attutire l'impatto.
Per amore di verità e volendo considerare l'aspetto positivo, bisogna ammettere, che nonostante le nequizie insite in essa, l'azione politico-amministrativa di Ernesto Alfonso e dei suoi assessori un effetto lo sta producendo: è un effetto colagogo e defecativo. Per la gioia di tutti coloro che soffrono di stipsi, i quali non hanno più bisogno di utilizzare farmaci o altre sostanze, ma devono solo pensare intensamente all'azione politica dell'attuale maggioranza e il risultato è garantito.
                                                                                                  Rasputin

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