venerdì 4 dicembre 2009

I NUOVI RAS


Nei primi tempi del fascismo, l'Italia, di su e di giù fu invasa dai ras, nome che si dava, in senso dispregiativo, a quei gerarchi, che nelle loro città facevano il buono e cattivo tempo. Ogni città ne aveva uno che comandava su tutto e su tutti e non tollerava concorrenti di sorta.
Dapprima Mussolini li lasciò fare, forse gli servivano e li temeva, ma quando si accorse che strafacevano, si stancò e diede ordine ai giornali di regime di attaccarli e di ridicolizzarli. Furono chiamati santoni, ducini e ducetti. I più deboli furono deposti. Gli altri i più forti, come, per fare un esempio Balbo, Farinacci e Arpinati dettero filo da torcere a Mussolini, fino alla morte.
Nelle rispettive città i ras dovevano essere i primi assoluti in tutto e tutti se volevano crescere in prestigio o contare qualcosa, dovevano godere della loro protezione.
Oggi a guardare bene qua e la si riscontrano atteggiamenti tanto somiglianti a quelli descritti, i nuovi ras vorrebbero fare la pioggia e il vento, comandare su tutto e su tutti. Tendono a proteggere il parentado, per esso cercano i posti migliori; mettono i figli in politica, sperando possano continuare senza soluzione di continuità quanto da loro fatto e cioè mantenere rendite di posizione. Sono sempre presenti e servizievoli quando il capo li chiama, ad esso rendono conto e chiedono le grazie di cui hanno bisogno. Alcuni sono sulla breccia da anni, vanno a caccia di posti di sottogoverno, che significano potere e soprattuto indennità considerevoli. Qualcuno è così bravo da essersi fatto introdurre in più enti e pertanto percepisce più indennità, talmente consistenti da poterci vivere bene tre famiglie, anche numerose.
I nuovi ras hanno grande seguito, conoscono l'arte di lusingare, promettere e convincere, salvo poi prendere tutto solo per loro e il parentado. Sono convinti di essere eterni di avere trasferito qualcosa di geneticamente speciale ai loro figli che ne fa degli uomini politici, salvo poi dimostrarsi alla prova dei fatti che così non è.
I nuovi ras ci governano con piglio risoluto e male accettano la critica giusta o ingiusta che sia. Sono convinti di essere la salvezza di Randazzo, senza comprendere che la città, usando un eufemismo, assomiglia ad una nave che va sempre più a fondo.
Forse non hanno occhi per vedere o orecchie per sentire o forse vivono avulsi dalla realtà, difficile e a volte drammatica, che noi comuni cittadini siamo costretti quotidianamente ad affrontare. Perché loro come si dice dalle nostre parti “annu a barca o sciuto”; banale luogo comune, ma che rappresenta la realtà.
In un paese democratico e repubblicano come il nostro o come si dice sia il nostro, ed in particolare nel nostro mondo piccolo, la presenza di una classe politica si fatta é deleteria e anacronistica.
Ed allora tutti dobbiamo sforzarci di creare quella sensibilità, quel senso critico, quel giusto discernimento che ci permetterà, quando giungerà l'ora, di scegliere un vera classe dirigente all'altezza del difficile compito di governare la città.

Noi dell'Italia dei Valori ci stiamo provando e lo faremo insieme alle altre forze politiche che vorranno condividere l'idea di porre in essere una vera rivoluzione culturale. Solo cosi potremo far comprendere che non si migliora un bel nulla se non si rimuovono gli ostacoli; e gli ostacoli sono gli uomini sempre gli stessi. E che nulla di buono si può realizzare se non si disbosca la selva degli opportunisti, degli egoisti, delle mezze figure, dei lacchè, dei cicisbei e dei postulanti, che popolano il sottobosco della politica locale.
                                                                                                                     Rasputin

1 commento:

  1. Qualke picolo RAS esiste pure a Randazzo, ma egli crede, scioccamente, di essere un grande politico solo xkè qualcuno gli ubbidisce come un cagnolino scodinzolante. Qualke cagnolino, di voce piccina e pia, gira il paese e passando da vekkietto a vekkieta, fa credere ke il RAS è sotto il suo controllo. Il cagnolino, con grande faccia tosta, fa passare per favore "eccezionale" un normale diritto dell'ignaro vekkietto/a. Di un altro cagnolino più accidioso vorrei parlarne un altra volta. Unico indizio: lavora in un ospedale di una cittadina che ha depredato e continua a depredare, col consenso del RAS e di un suo particolare "compare", il paese di Randazzo. Ciao a tutti alla prossima.

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