mercoledì 23 dicembre 2009

PER LE STRADE DEL MONDO



Le immagini che vediamo non riguardano una via di Kabul o Beirut, ma della nostra città e precisamente la via Luigi Capuana; esse costituiscono l’evidente dimostrazione dello stato di totale abbandono in cui ci troviamo. Frutto di un modus operandi trasandato, superficiale, privo di idee e progettualità, che penalizza l’intera città.
Quasi tutte le strade si trovano nelle medesime condizioni, buche e avvallamenti sono ovunque, in alcuni casi mancano i tombini: creando un pericolo per l’incolumità dei pedoni.
Adesso pare, che grazie ad un finanziamento di euro 10.000, si stia risistemando un pezzo della via Cairoli. Speriamo si tenga presente che è pieno centro storico e quindi la pavimentazione dovrebbe essere adeguata e armonizzata con l’ambiente circostante.
Comunque, si suole dire se son rose fioriranno; nel frattempo Ernesto Alfonso il Sindaco farebbe bene a pensare dove reperire i fondi per fare gli interventi più urgenti, che riguardano casi come quello sopra ritratto.
Sulla questione della viabilità torneremo in seguito, trattandosi di un paese dove non si registra certo un traffico eccessivo e caotico, purtutttavia un coacervo poco razionale di divieti e sensi unici, crea dei veri e propri labirinti. Complicando la vita all’automobilista e paradossalmente costringendolo ad allungare il percorso, dovendosi districare tra vie e viuzze per giungere al suo luogo di destinazione.
Comunque lascio a voi gli altri commenti sullo stato delle nostre strade e sulla organizzazione della viabilità cittadina.
In ultima analisi voglio concludere con quello che nel preambolo del suo programma scriveva Ernesto Alfonso allora candidato sindaco:
“Una città che guarda avanti!
È questa la Randazzo che vogliamo e questo sarà il nostro obiettivo categorico, affinché Randazzo possa sollevarsi e tornare ad essere nuovamente protagonista come nei momenti migliori della sua storia millenaria.
Randazzo ha bisogno, innanzitutto, di recuperare la sua immagine di Città turistica, attraverso interventi ordinari e straordinari sulle strade interne, sul verde pubblico, sull’illuminazione, sulla segnaletica, sulle aree giochi per bambini e ragazzi, sulla cartellonistica pubblicitaria, sul funzionamento del depuratore fognario, sull’erogazione idrica.”
Forse si comprende adesso il senso dell' espressione una “città che guarda avanti”, potrebbe essere una sorta di celata esortazione per tutti i cittadini affinché stiano bene attenti a dove mettono i piedi, perché con le strade che si ritrovano rischiano di rompersi l’osso del collo.





1 commento:

  1. Il Messia vola non passeggia per le vie del paese.
    Quindi non gliene frega niente dello stato delle strade anke xkè lui e i suoi famigliari viaggiono in jeepone. Considerate che il Messia ha le chiappe delicate, ecco xkè viaggia in jeep. Il Messia farebbe bene a vedere lo scempio ke c'è davanti casa propria. Non solo è delicato di chiappe ma è anche cieco, non vede le auto parkeggiate di fronte casa sua sul sagrato della kiesa e sulla scivola destinata ai diversamenti abili. Ma come può vederli quaeste auto se anke qualke suo congiunto parkeggia là!!!
    Che la forza sia con voi, soprattutto per sopportare ciò.

    RispondiElimina